lunedì 7 luglio 2008

Torres del Rio

Il vento che accarezza il grano
è l'unico compagno del cammino







Siamo a Torres del Rio, il cammino e la tappa di oggi è stata caratterizzata dall'immersione in campi di grano dorato, in queste immensi piani con continui saliscendi.
E' stata una tappa di meditazione, ognuno con i propri dolori e le proprie aspettative.
Abbiamo fatto 29 km sotto il sole, siamo passati dalla fonte del vino, dove da un rubinetto fuoriesce vino per il pellegrino.
Abbiamo attraversato paesini gialli color grano, in piena solitidune.
Al pomeriggio abbiamo alloggiato dalla signora Mari, che aveva la chiave della camera, le chiavi della chiesa, le chiavi della tienda, le chiavi della farmacia.
Si vedono facce nuove, e molte persone doloranti per le vesciche e per i dolori muscolari.
Domani Franco, Roberto e Tonino, partono per Santander Roma e finiscono così il loro cammino.
Io rimango anche se mi dispiace il fatto di essere privato dalla loro gioiosa compagnia.
Domani si arriva a Logrogno, un grosso centro.
La riflessione di oggi è che il cammino non deve essere vissuto come una gara a tappe o,una meta fissa da raggiungere, è il cammino stesso la meta, camminare è la meta, dialogare è la meta, guardare il paesaggio è la meta, non conta arrivare, affrettarsi, ma è bello guardare ciò che si ha, ciò che si è.
Domani spero di continuare il cammino con Luca, un ragazzo di San Vensan.
Buen camino da giuliano

sabato 5 luglio 2008

Puente de la Reina


Siamo a pochi km da Puente de la Reina:
ma l'alto del perdon ci imprime.
Con questa immagine il vero senso del pellegrino.
"Dove si incrocia il cammino del vento
con quello delle stelle".


Ieri abbiamo fatto la terza tappa da Larassonna a Cizur Minor, una tappa di 24 km con poco dislivello.
Il cammino si è svolto tra una fitta vegetazione e campi di grano.
Purtroppo il camminare ha messo a dura prova
i nostri piedi, facendoci venire le ampollas (vesciche).
Il bello di questa tappa è stato l'ingresso a Pamplona, attraversando le imponenti mura di cinta da una porta con il ponte elevatoio ancora intatto. Abbiamo visistato la cattedrale di stile gotico barocco, la Placia del Toro e l'abbiamo lasciata festeggiante ed allegra.
L'arrivo a Cizur Minor è stato affascinante per lo spettacolo offertoci da un castello medievale con sventolante una bandiera rossa della croce di malta, tutto circondato da un campo di grano maturo, dentro la calura delle due del pomeriggio.
Abbiamo alloggiato in un rifugio con un grande giardino (a soli 6 euro) gestito da una simpatica hospitalera.

La quarta tappa invece ha avuto come inizio Cizur Minor fino a Puente la Reina, una tappa di 24 km con un dislivello di 500m. E' stato affascinante l'arrivo all'Alto del Perdon per il paesaggio caratteristico delle pale eoliche poste sopra il crinale della montagna, che davano l'idea dei mulini a vento che combatteva don Chisciotte con il suo fedel Sancho Pancia. L'Alto del Perdon e un punto di forte riflessione, in questa latura dove il vento spinge i pellegrini sul cammino rendendoli leggeri, c'e una scultura che esprime bene l'essere del pellegrino.
L'arrivo a Puente la Reina è stato accaldato ma il rifugio dei padri del perdono, ci ha fornito una lunga doccia ed una camera. Puente la Reina e una cittadina medievale con le sue chiese barocche ed il ponte a tre arcate costruito dai romani che per attraversarlo bisogna togliersi le scarpe per avere un buon cammino.

La giornata del pellegrino:
sveglia ore 5,30, cercando di non dare fastidio a chi dorme, ci si lava velocemente, si mangia quallcosa di pronto, ci si prepara lo zaino e si parte con i soliti ola e buen camino.
In questa parte della mattina l'aria e ancora fresca e si cammina bene.
Ore 10 si fa uno spuntino con cioccolato, frutta oppure qualche bar o tiende ci permettere di acquistare delle cibari.
Ore 13/14 si cerca di arrivare al rifugio, dove ci si registra, si pone il sello sulla credenziale, ci sistema nelle camere e ci si lava. Si prosegue lavandoci gli indumenti sporchi e stendendoli nel giardino. Si passa ad un riposino di una ora e si esce per bere una birra e mangiare una tortiglia e, comprare qualcosa per domani.
Alle ore 19 si cena con il menu del pellegrino o del dia a solo 7/9 euro.
Passeggiata ed alle ore 9,30 si va a letto in modo da riposari per il domani.
Questa sera vorremmo vedere la Via Lattea che poi e anche il nome che si da al cammino.
ciao da giuliano

venerdì 4 luglio 2008

Pamplona


Oggi siamo arrivati a Pamplona la città dei tori. E' stata una tappa dura, non per la lunghezza ma per la stanchezza dei giorni precedenti. Nella foto: Giuliano, Roberto e Franco.

giovedì 3 luglio 2008

Larrasoaña


Oggi abbiamo realizzato la seconda tappa:
da Roncesvalle a Larrasoaña
, tappa di 27 km con un dislivello da 900 m a 500 m.
Il bello di questo percorso è stato quello di un cammino che attraversa foreste di
pini, abeti e frassini, con un paesaggio alpino fatto di pascoli per mucche.
Ci siamo svegliati alle ore 5.00 del mattino in una camerata con dentro 130 pellegrini,
di diverse nazionalità, francesi, spagnoli , cinesi, coreani, inglesi, tedeschi, e la considerazione
è stata che tutti avevamo deciso di fare questo cammino, tutti dovevamo prepararci lo zaino,
tutti dovevamo andare verso la stessa direzione.
Nel cammino abbiamo incontrato Enzo, un signore svizzero di 65 anni pensionato, che veniva da Ginevra a piedi ed aveva già percorso 1000 km, anche a lui abbiamo chiesto il motivo di questo cammino, e ci ha risposto che voleva interrompere una vita d'impegni, una vita che porta solo ad un pensiero che è ormai globalizzato "il profitto".
Oggi e stata una giornata dura non tanto per il percorso, ma per la stanchezza della tappa di ieri.
Qui a Larrasoaña siamo stati accolti in un rifugio dall'ex sindaco, dove lui e la moglie hanno posto il timbro sulla credenziale e ci hanno indicato le camere ed i servizi (cucina, bagni, docce, internet) al solo costo di 6 euro.
Questa sera abbiamo deciso di cucinarci ed abbiamo improvvisato una carbonara accompagnata da un bicchiere di vino della navarra. Provvidenziale èstata la sopressata che Roberto ha portato dalla Calabria.
La sera l'abbiamo trascorsa girando per il paese e giocando a domino con una ragazza spagnola anzi basca, di nome Magli. Domani partiremo alla volta di Pamplona.
alla prossima ciao, spero di poter inserire anche delle foto.

mercoledì 2 luglio 2008

Roncisvalle

Scrivo da Roncesvally.Oggi abbiamo superato la prima tappa e non esistono parole x descrivere tutto ciò. Franco

Verso Roncisvalle


Stiamo risalendo i Pirenei da Saint Jean Pied Port, salita ripidissima, siamo immersi nella nebbia, siamo tutti bagnati. A valle ci attende Roncisvalle.

martedì 1 luglio 2008

Arrivo a Pamplona e accettazione a S. Jean



Arrivo a Pamplona. Il Cammino inizia. In primo piano nella foto Roberto con alle spalle Giuliano.

Nella foto a destra l'accettazione e il benvenuto a S. Jean Pied Port. "Mai potevo pensare che qui ci fosse tutta questa gente." Franco

lunedì 30 giugno 2008

Giorno della partenza

Ciao a tutti, il girono della partenza è arrivato, siamo un tutti un pò concitati,
ci chiediamo cosa portare ulteriormente, anche se già abbiamo preparato lo zaino
con gli INDISPENSABILI (tutto mira ad avere un peso minimo con tutti i comfort).
Satsera andermo a Roma Ciampino per imbarcarci domani mattina per l'arero che ci porterà a Saragozza.
Da lì con un pullman arriveremo a Pamplona e con un taxì arriveremo a Saint Jean Pied de Port (francia) a ridosso dei Pirenei.
La prima tappa sarà dura, 28 km con dislivello 1400 metri. Mettereà alla prova il gruppo: Franco, Roberto, Tonino ed anche me.
Buen camino alla prossima.